Luce in fondo al tunnel
Nel suo discorso di benvenuto ai rappresentanti delle associazioni del traffico stradale e dell’economia dell’automobile, il Presidente di stradasvizzera Rudolf Zumbühl ha constatato come la decisione popolare sul risanamento del tunnel del San Gottardo abbia finalmente posto un limite alla politica ostruzionista, praticata per oltre 20 anni dagli oppositori politici del trasporto su strada. Secondo il Presidente, da un po’ di tempo a questa parte si riscontra infatti una chiara tendenza a correggere la rotta politica, sino ad oggi caratterizzata da un atteggiamento di critica o addirittura di ostilità nei confronti della strada.
Zumbühl ha ricordato il no all’ampliamento dell’A1 ad autostrada a sei corsie pronunciato circa 20 anni fa dal Consiglio federale, che allora aveva ravvisato la necessità di ultimare prima la rete delle strade nazionali. Contestualmente lo stesso Consiglio federale aveva segnalato di voler rinunciare all’ampliamento dei tratti autostradali già esistenti fino alla realizzazione del progetto „Ferrovia 2000“ in ossequio alla strategia di lotta contro l’inquinamento atmosferico.
Per questo motivo il progetto FOSTRA, integrato dal decreto concernente la rete, assume un ruolo centrale per il traffico stradale in quanto consente di nuovo l’ampliamento delle infrastrutture per il disinnesco dei problemi dei trasporti e, nel contempo, tiene debitamente conto delle necessità di tutte le regioni del nostro paese.
L’assemblea dei membri di stradasvizzera ha eletto tre nuovi membri del Consiglio centrale: il Dr. Roland Bilang, direttore di UP, Matthias Forster, direttore di Infra Suisse, e Roger Uhr, Presidente centrale dell'associazione Schweizerischer Auto- und Motoradfahrerverband SAM. L’assemblea ha inoltre deliberato una revisione degli statuti che consentirà agli organi di stradasvizzera di rinunciare alla gestione di un ufficio di documentazione e informazione interno alla Federazione