25 maggio 2021, agvs-upsa.ch – Gli attuali progetti di legge, il controprogetto all’«iniziativa per prezzi equi» e la «mozione Pfister», hanno orientamenti simili. L’UPSA illustra le differenze in un confronto.
 
Gerhard Pfister. Fonte: Gerhard Pfister

L’«iniziativa per prezzi equi» è stata lanciata alla luce della grande differenza tra i prezzi svizzeri – molto elevati – e quelli esteri. Il Parlamento ha colto il problema sollevato dall’iniziativa. Adesso, con un controprogetto indiretto, saranno riviste la legge sui cartelli e la legge contro la concorrenza sleale. Le modifiche deliberate entreranno in vigore presumibilmente dal 1° gennaio 2022.

Tuttavia, nonostante un orientamento in parte simile, l’iniziativa per prezzi equi non è affatto equiparabile alle questioni sollevate dalla «mozione Pfister». Contrariamente all’iniziativa per prezzi equi, la mozione Pfister mira a garantire l’applicazione della legge sui cartelli nel commercio di autoveicoli e punta così ad assicurare una concorrenza leale e la qualità dei servizi del settore dell’auto. Per l’UPSA e le associazioni partner è importante che la «mozione Pfister» venga attuata, soprattutto in considerazione della struttura del mercato e dei rapporti di potere dell’economia automobilistica svizzera, che saranno ulteriormente accentuati da sviluppi fondamentali come l’elettrificazione e la digitalizzazione del settore automobilistico.

L’UPSA, in collaborazione con le associazioni partner Associazione svizzera dei commercianti indipendenti di veicoli (VFAS), Swiss Automotive Aftermarket (SAA), Associazione dell’industria svizzera dei lubrificanti (VSS), Associazione di categoria del commercio specializzato dei veicoli a due ruote 2ruote Svizzera, Automobile Club Svizzero (ACS) nonché i sindacati Syna e Unia, ha redatto un factsheet che mostra concretamente gli effetti della «mozione Pfister».

Il factsheet è disponibile qui (in francese).