8 aprile 2025 agvs-upsa.ch – Attualmente le officine stanno ricevendo presunte fatture da Local Search con le quali si dovrebbero pagare voci di registro discutibili sul sito local-suche.ch. Il rischio di confusione con local.ch viene abilmente sfruttato per indurre a pagare la fattura. Sara Brantschen


Una nuova truffa con presunte fatture prende di mira i garage. Foto: iStock

Come riportato di recente dalla televisione svizzera, circolano attualmente fatture della società Swiss Local Search Directories. Il pagamento è richiesto per una discutibile iscrizione nel registro su local-suche.ch. La truffa è ben congegnata, poiché il logo e il nome della società e quelli della “vera” filiale di Swisscom local.ch e Localsearch sono molto simili. L'azienda sembra fare apposta a essere confusa.

Alcune aziende associate all'UPSA hanno già ricevuto una fattura di questo tipo e hanno contattato l'UPSA; anche la sede dell'UPSA a Berna ha ricevuto una fattura fraudolenta. Poiché le fatture sono rivolte principalmente alle PMI, che spesso includono anche le officine, l'UPSA mette in guardia i suoi membri da questa nuova truffa. Con la somiglianza di nome e logo, l'azienda conta sul fatto che le fatture vengano pagate senza un esame più attento, soprattutto nella contabilità delle piccole imprese, soprattutto perché non si tratta di importi esorbitanti.

Si raccomanda di segnalare la cosa alla Seco
Diverse aziende hanno già segnalato la cosa, poiché secondo la Segreteria di Stato dell'economia (Seco) l'azione è una forma di concorrenza sleale e quindi illegale. I tentativi di contattare la suddetta azienda sono rimasti finora senza successo. Anche l'UPSA ha già presentato un «reclamo relativo a pratiche commerciali sleali». «Consigliamo alle aziende interessate di presentare anch'esse un reclamo», afferma Tahir Pardhan, responsabile del settore Diritto e politica dell'UPSA, «perché se i reclami sono sufficienti, la Seco può intervenire e sporgere denuncia».