45 proposte per un garage più efficiente

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45 proposte per un garage più efficiente

2 agosto 2019 agvs-upsa.ch – Le auto migliorano continuamente e diventano più efficienti, merito delle tecnologie moderne, dei tool digitali e della crescente connettività. E come possono fare altrettanto i garagisti? Lo spiega un progetto dell’Università di San Gallo. 

sco. Non che i garagisti svizzeri non sappiano il fatto loro, anzi! Dato che da ormai 100 anni vendono e riparano auto, ne fanno la manutenzione e forniscono una consulenza competente a clienti sempre più esigenti, conoscono i processi e hanno avuto il tempo di ottimizzarli. Eppure, in un’epoca così frenetica come la nostra, quale garagista riesce ancora ad avere una visione d’insieme sui nuovi ausili digitali o anche solo il tempo di informarsi costantemente sulle novità?

Qui entra in ballo l’analisi di mercato di quattro studenti dell’Università di San Gallo (HSG). «I processi dei garage che abbiamo analizzato sono pressoché identici», afferma una di loro, Fabienne Rudolf. «Ma in molte aziende abbiamo riscontrato discontinuità mediali.» Questo termine indica quei processi nell’elaborazione dati in cui i contenuti devono essere trasferiti da un supporto a un altro e persino ricreati ex novo. La Rudolf aggiunge: «Molti dati vengono immessi a mano e poi trasferiti a un altro supporto.» Un processo inefficiente. «Altrettanto inefficienti sono quei programmi che non comunicano tra loro. In casi del genere c’è Stieger Software che offre una soluzione unica con circa 850 interfacce», spiega Pascal Inauen rifacendosi a un esempio pratico.


Il team dell’HSG (da sx): Fabienne Rudolf, Michèle Odermatt, Sophie Stopp e Pascal Inauen.

Per la loro analisi di mercato, i quattro studenti hanno condotto cinque interviste in profondità con esperti, hanno parlato con otto rappresentanti dell’indotto al Salone dell’Automobile 2019 di Ginevra e hanno visitato quattro garage di varie dimensioni. Su questa base hanno definito i processi dei garage e poi analizzato diverse tecnologie digitali con cui aumentarne l’efficienza. Queste ultime sono state valutate secondo cinque criteri: fattibilità in termini di tempo, forza innovatrice, risparmio di tempo, costi di implementazione e dimensioni dell’azienda. In fin dei conti, non tutte le tecnologie sono adatte a ogni tipo di azienda.

La scoperta del team HSG è notevole: l’analisi di mercato ha rilevato e proposto ben 45 tecnologie. Gli studenti si sono infatti imbattuti in ausili tecnologici come il chat bot (per ora solo per la prenotazione di appuntamenti, ma più avanti forse anche per le istruzioni di riparazione), il connected car repair (collegamento in rete di tutti gli attrezzi dell’officina per evitare le ridondanze), la realtà aumentata e lo scanner veicoli. «Sono tutti tool già sul mercato», spiega Pascal Inauen.

Ma gli studenti non si sono fermati qui e hanno provato ad immaginare altre tecnologie ancora da sviluppare. Continua Inauen: «Nelle nostre visite ai garage abbiamo constatato che spesso i ponti sollevatori sono un punto nevralgico. Quando un meccatronico si occupa di un veicolo, spesso deve andare a controllare se il ponte è libero o ancora occupato. Quindi perde tempo perché deve interrompere ogni volta il lavoro.» Con la digitale Vernetzung invece potrebbe vedere sul suo tablet quando si libera il ponte, il che aumenterebbe l’efficienza.

All’UPSA il progetto è stato affidato a Markus Aegerter, responsabile del settore Rappresentanza del ramo. Aegerter è molto soddisfatto del lavoro del team HSG ma guarda un po’ più in là nel futuro: «L’impiego di nuove tecnologie è fondamentale per aumentare l’efficienza. Nel medio e lungo periodo, però, i garagisti dovranno conquistare nuovi campi di attività.» Questo ramo dinamico ha davanti a sé non poche sfide.

Leggete l’intervista a Markus Aegerter, responsabile del settore UPSA Rappresentanza del ramo, nel numero di AUTOINSIDE 07-08/19.
 

Serie: Autofficina del futuro

I processi delle autofficine sono quasi sempre gli stessi, dalla prenotazione degli appuntamenti alla riparazione dei veicoli, incluso l’invio delle fatture. Le nuove tecnologie hanno però il potenziale per semplificarli e velocizzarli. Nell’ambito di un progetto dell’Università di San Gallo (HSG) Fabienne Rudolf, Michèle Odermatt, Pascal Inauen e Sophie Stopp hanno studiato i processi di alcune autofficine e diverse tecnologie digitali, sviluppando idee concrete per l’autofficina del futuro. Il progetto è stato condotto sotto l’egida del settore UPSA Rappresentanza del ramo e della Professoressa Andrea Back dell’Istituto di informatica economica dell’HSG.
Questo articolo segna l’inizio di una serie in sei puntate che AUTOINSIDE e upsa-agvs.ch dedicano ai risultati di questo lavoro.

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