Riciclaggio dei veicoli fuori uso
Gestire correttamente i rottami

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Cym. Oli per motori e cambi, refrigeranti, carburante, Adblue, liquido per freni e refrigeranti nell’impianto di aria condizionata sono i tipici liquidi o gas dannosi per l’ambiente contenuti nel veicolo. Ma non è tutto. Altre sostanze inquinanti, soprattutto nei vecchi veicoli, sono il piombo, l’acido solforico, il mercurio e lo iodio o il bromo nelle lampade alogene. «Molti inquinanti sono oggi vietati o fortemente limitati nella produzione automobilistica» afferma Daniel Christen, direttore di Auto Recycling Schweiz. Tuttavia: «La maggior parte delle auto dichiarate fuori uso ha circa diciassette anni». A maggior ragione è importante e previsto dalla legge smaltirle correttamente per evitare di inquinare inutilmente l’ambiente.
Il processo e i metodi di riciclaggio non sono cambiati molto negli ultimi anni. «Per un riciclaggio efficace è necessario effettuare la raccolta differenziata» sottolinea Daniel Christen. In primo luogo bisogna puntare sull’ampliamento e la vendita di pezzi di ricambio. Il riciclaggio rimane importante, anche se un numero sempre maggiore di componenti per automobili è legato a un software che ne rende difficile la sostituzione. «Tanti sono i componenti richiesti, come parti di carrozzeria, fari, motori o ingranaggi. È importante sapere quali sono le marche e i modelli più comuni e quali i componenti più probabili che si rompono per poter determinare la domanda di pezzi di ricambio» afferma Christen.
Le rimanenti parti della carrozzeria vengono frantumate in un impianto di triturazione e i metalli venduti alle acciaierie e agli impianti di fusione. Grazie al riciclaggio dei metalli è possibile risparmiare notevoli quantità di materie prime ed energia. In sede di riciclaggio, la componente metallica, in particolare quella di metalli non ferrosi, è determinante. «Alla fine rimangono i rifiuti, che vengono interamente recuperati in appositi impianti di incenerimento in Svizzera». Negli ultimi anni il riciclaggio ha subito notevoli cambiamenti. I veicoli fuori uso possono essere riciclati fino al 90%. «I sofisticati sistemi di filtraggio producono aria pulita, l’energia viene convogliata e utilizzata come teleriscaldamento e dalle ceneri volanti e scorie vengono estratti altri materiali preziosi» afferma Christen.
Il recupero di materie prime preziose diventerà sempre più importante con i veicoli elettrici fuori uso. Come è noto, molte auto elettriche hanno iniziato a circolare sulle strade di recente, ragion per cui solo poche sono mature per la demolizione. Dato che la situazione cambierà nel prossimo futuro, le aziende si stanno già preparando. «Per il riciclaggio, il personale deve essere formato soprattutto all’uso dei sistemi ad alta tensione e disporre degli utensili necessari e di uno spazio isolato, proprio come nei garage» spiega Christen. «In Europa, ma anche in Svizzera, nei prossimi anni le capacità di riciclaggio saranno notevolmente potenziate. Il litio, il cobalto, il nichel, il manganese ecc. vanno recuperati per fabbricare nuove batterie». Nelle auto elettriche i fluidi operativi da smaltire sono di meno, per contro bisogna eliminare più metalli preziosi come il rame nei motori elettrici e nei cavi della corrente, i metalli nobili nell’elettronica di potenza e il cobalto e il litio nelle batterie. «Soprattutto le batterie agli ioni di litio sono un aspetto delicato». Attualmente vi è grande interesse verso l’utilizzo delle batterie dismesse prima del riciclaggio (cosiddetta seconda vita) nel campo dello storage stazionario. «Questa soluzione consente di immagazzinare l’energia elettrica proveniente da impianti solari ed eolici o di stabilizzare la rete elettrica». Le batterie più problematiche sono attualmente quelle rotte e danneggiate in seguito per esempio, a un incidente. «Possono bruciare inaspettatamente e devono quindi essere correttamente stoccate, trasportate e riciclate il più presto possibile».
Markus Peter, responsabile del settore Tecnica automobilistica e Ambiente dell’UPSA, riassume ciò che i garagisti devono sapere sul corretto stoccaggio dei veicoli fuori uso nell’area del garage. Soprattutto nel caso di veicoli fuori uso con perdite per gocciolamento, ci sono aspetti importanti da considerare in materia di protezione delle acque.
«Per un corretto drenaggio è fondamentale distinguere tra veicoli sicuri e non sicuri. Sono considerati sicuri quelli che soddisfano i requisiti di legge per i veicoli stradali, sono stati controllati entro i termini previsti dall’Ufficio della circolazione stradale o dai punti di controllo dei veicoli a motore e non presentano perdite di liquidi. Nel caso di veicoli sicuri, l’area di stazionamento dovrebbe essere idealmente provvista di un sistema di evacuazione con passaggio attraverso il suolo. Sono ammessi anche gli scarichi attraverso un collettore di fanghi nella rete fognaria delle acque reflue piovane o delle acque reflue miste. Nel caso di veicoli non sicuri, i requisiti per le aree di stazionamento sono più elevati. È preferibile che questi veicoli siano stoccati in un luogo coperto, pavimentato e senza scolo di scarico. Non sono consentiti spazi non pavimentati per stoccare veicoli non sicuri o parti di veicoli destinati allo smaltimento. Se l’area pavimentata presenta uno scolo di scarico, le acque reflue devono essere convogliate attraverso la raccolta di fanghi e il separatore di oli minerali nell’impianto di canalizzazione delle acque reflue urbane.
Per ulteriori informazioni si può consultare l’opuscolo dell’Associazione svizzera dei professionisti della protezione delle acque (VSA) sulla protezione dell’ambiente nel settore automobilistico e dei trasporti, scaricabile gratuitamente dal sito web della VSA.
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