Coronavirus
«Ci dispiace per questa situazione, ma la salute prima di tutto»
2 marzo 2020 agvs-upsa.ch – Dopo che il Consiglio federale ha deciso di vietare grandi eventi con oltre 1000 persone, il presidente del GIMS Maurice Turrettini e il direttore Olivier Rihs hanno commentato la disdetta del Salone dell’automobile.
cst. I responsabili del Salone dell’auto avevano la delusione scritta in volto. In occasione di una conferenza stampa convocata con urgenza presso il quartiere fieristico del Palexpo di Ginevra, Maurice Turrettini, presidente del GIMS, e Olivier Rihs, direttore del GIMS, hanno fornito informazioni sulla decisione del Consiglio federale e sui prossimi passi per gli espositori.
«Come misura per il contenimento del coronavirus, il Consiglio federale ha deciso di vietare tutti gli eventi che radunano più di 1000 persone», ha affermato Maurice Turrettini. «Ci rammarichiamo di questa situazione, ma la salute di tutte le persone coinvolte è una priorità assoluta per noi e per i nostri espositori. Si tratta di forza maggiore». Per gli espositori, che avevano investito molto nella loro presenza a Ginevra, ciò significa certamente una grossa perdita. «Ringraziamo tutti gli espositori e le persone coinvolte per il loro impegno. Il GIMS sarebbe potuto essere un grande evento».
Il presidente del GIMS ha annunciato che i biglietti acquistati saranno rimborsati e che sul sito web dell’Autosalone saranno riportate tutte le informazioni disponibili.
«Ci auguriamo di accogliervi a Ginevra nel 2021», ha aggiunto Olivier Rihs, spendendo anche parole di stima: «Apprezziamo la fiducia e l’impegno che ci avete dimostrato». Poi è passato ai prossimi passi e al successivo smantellamento. L’obiettivo è completare i lavori entro il 7 marzo. «Siamo qui per assistervi in quest’opera».
Alla domanda di un espositore se non sia previsto un piano B, il direttore del GIMS ha risposto: «Un piano B purtroppo non c’è», Olivier Rihs ha dovuto essere molto diretto deludendo le speranze degli espositori in merito alla possibilità di rimandare il Salone dell’auto. Le conseguenze finanziarie per tutti i partecipanti all’evento sono notevoli e saranno valutate nelle prossime settimane, fanno sapere i responsabili.
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cst. I responsabili del Salone dell’auto avevano la delusione scritta in volto. In occasione di una conferenza stampa convocata con urgenza presso il quartiere fieristico del Palexpo di Ginevra, Maurice Turrettini, presidente del GIMS, e Olivier Rihs, direttore del GIMS, hanno fornito informazioni sulla decisione del Consiglio federale e sui prossimi passi per gli espositori.
«Come misura per il contenimento del coronavirus, il Consiglio federale ha deciso di vietare tutti gli eventi che radunano più di 1000 persone», ha affermato Maurice Turrettini. «Ci rammarichiamo di questa situazione, ma la salute di tutte le persone coinvolte è una priorità assoluta per noi e per i nostri espositori. Si tratta di forza maggiore». Per gli espositori, che avevano investito molto nella loro presenza a Ginevra, ciò significa certamente una grossa perdita. «Ringraziamo tutti gli espositori e le persone coinvolte per il loro impegno. Il GIMS sarebbe potuto essere un grande evento».Il presidente del GIMS ha annunciato che i biglietti acquistati saranno rimborsati e che sul sito web dell’Autosalone saranno riportate tutte le informazioni disponibili.
«Ci auguriamo di accogliervi a Ginevra nel 2021», ha aggiunto Olivier Rihs, spendendo anche parole di stima: «Apprezziamo la fiducia e l’impegno che ci avete dimostrato». Poi è passato ai prossimi passi e al successivo smantellamento. L’obiettivo è completare i lavori entro il 7 marzo. «Siamo qui per assistervi in quest’opera».Alla domanda di un espositore se non sia previsto un piano B, il direttore del GIMS ha risposto: «Un piano B purtroppo non c’è», Olivier Rihs ha dovuto essere molto diretto deludendo le speranze degli espositori in merito alla possibilità di rimandare il Salone dell’auto. Le conseguenze finanziarie per tutti i partecipanti all’evento sono notevoli e saranno valutate nelle prossime settimane, fanno sapere i responsabili.
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