Eccellenza diagnosticata
Eccellenza diagnosticata
31 gennaio 2018 professioneauto.ch - Ora il ramo dei professionisti svizzeri dell’auto conta 215 nuovi specialisti: 194 meccanici diagnostici d’automobile e 21 coordinatori d'officina nel ramo dell'automobile. La consegna dei diplomi si è svolta in una cerimonia solenne nel padiglione per eventi di Emil Frey Classics AG di Safenwil.
È fatta! Ecco i diplomati con il loro attestato professionale federale. Foto: Beat Hug, Hug Productions.
sco. «It’s a man’s world», cantava James Brown nel 1966, rafforzando la sua affermazione con le parole: «You see man made the cars, to take us over the road». Oggi, però, non è più così, sebbene le professioni tecniche legate all’auto siano ancora un dominio perlopiù maschile. Alla cerimonia solenne di Safenwil, due attestati professionali federali sono infatti andati ad altrettante meccaniche diagnostiche d’automobile. Una di loro, Fabienne von Flüe, ha persino conseguito uno strabiliante 5. «Mi piace lavorare con gli uomini», ha spiegato la giovane collaboratrice di Garage Glanzmann AG di Doppleschwand nell’Entlebuch (LU). L’amore per la tecnica Fabienne ce l’ha nel sangue: «Credo sia ereditario; mio padre e mio fratello sono meccanici di macchine agricole.»
Un’atmosfera solenne: hanno assistito alla cerimonia di Safenwil circa 300 ospiti tra diplomati e familiari.
Ben due 5,5
Tra i diplomi spiccano ben due 5,5: la prima nota eccellente se l’è guadagnata Eric Mollard di Ponthaux (FR), che chiude così brillantemente la sua formazione di meccanico diagnostico d’automobile per veicoli commerciali. La seconda se l’è meritata Riet Bulfoni, che lo scorso ottobre aveva conquistato ai WorldSkills di Abu Dhabi un certificato di partecipazione e un 8° posto di tutto rispetto, facendo così un’ottima pubblicità ai professionisti svizzeri dell’auto.
«In questo caso la nota era scontata», ha affermato la moderatrice Nina Havel con il suo charme e un pizzico di humor, chiamando sul palco Bulfoni per il ritiro dell’attestato professionale. Finita la formazione professionale superiore, il giovane engadinese guarda già al prossimo traguardo: studiare tecnica automobilistica alla BFS di Biel/Bienne o ingegneria meccanica alla ZHAW di Winterthur: «Non smetto certo di perfezionarmi proprio ora che ho 22 anni.»
«Non si finisce mai di imparare»
«Nel nostro ramo non si finisce mai di imparare», conferma Fabienne von Flüe. Simone Roveri ne è la prova vivente. Da ben 20 anni il 42enne gestisce il suo garage di Porza, a un tiro di schioppo dalla Resega dell’HC Lugano: «La formazione continua per coordinatore d’officina mi permette di continuare a migliorare sul piano professionale - non solo in fatto di tecnica ma anche di management e gestione del personale.» Essendo meccanico diagnostico, il garagista indipendente ha potuto conseguire il suo certificato di capacità di coordinatore d’officina nel giro di appena un anno.
In un colloquio con Nina Havel, il presidente della commissione per l’assicurazione della qualità (CAQ MDA/COA) per meccanici diagnostici e coordinatori d’officina Werner Bieli ha sottolineato come l’eccellenza dei diplomati di quest’anno sia il prodotto del sistema di formazione duale svizzero: «Altri paesi hanno il petrolio, i diamanti o il rame - noi abbiamo la formazione.» Ringraziando gli esperti d’esame presenti a Safenwil per il loro zelo, Bieli ha incoraggiato i giovani a seguire il loro esempio e a impegnarsi a loro volta come esperti.
Macché informatici e robot!
«Avete raggiunto una tappa importante della vostra carriera professionale», ha ricordato Olivier Maeder, che nella direzione UPSA risponde del settore Formazione. E subito ha rivolto il suo sguardo al futuro: «Adesso dovete mettere in pratica quanto appreso. Se lo farete bene è più che probabile che migliorerete sul piano professionale e farete carriera nel ramo dei professionisti dell’auto.» Rifacendosi all’intervento del Prof. Pierre Dillenbourg dell’ETH di Losanna alla «Giornata dei garagisti svizzeri», Maeder ha quindi sottolineato che il futuro ha bisogno non di informatici ma di professionisti che lavorino nei garage, fugando nel contempo i timori verso i robot: «Le macchine possono essere impiegate nella produzione di veicoli, in cui le operazioni sono ripetitive. Ma sono distanti anni luce dal poterli riparare, vista la necessità di fare prima un’analisi, già complessa di per sé, e poi di smontare i sistemi.»
Neanche su questo punto aveva ragione James Brown: non è più l’uomo a costruire le auto bensì i robot. Perché continuino a funzionare occorrono però professionisti come i 215 talenti di Safenwil.
Qui potete trovare l'elenco di tutti i diplomati!
È fatta! Ecco i diplomati con il loro attestato professionale federale. Foto: Beat Hug, Hug Productions.
sco. «It’s a man’s world», cantava James Brown nel 1966, rafforzando la sua affermazione con le parole: «You see man made the cars, to take us over the road». Oggi, però, non è più così, sebbene le professioni tecniche legate all’auto siano ancora un dominio perlopiù maschile. Alla cerimonia solenne di Safenwil, due attestati professionali federali sono infatti andati ad altrettante meccaniche diagnostiche d’automobile. Una di loro, Fabienne von Flüe, ha persino conseguito uno strabiliante 5. «Mi piace lavorare con gli uomini», ha spiegato la giovane collaboratrice di Garage Glanzmann AG di Doppleschwand nell’Entlebuch (LU). L’amore per la tecnica Fabienne ce l’ha nel sangue: «Credo sia ereditario; mio padre e mio fratello sono meccanici di macchine agricole.»
Un’atmosfera solenne: hanno assistito alla cerimonia di Safenwil circa 300 ospiti tra diplomati e familiari.
Ben due 5,5
Tra i diplomi spiccano ben due 5,5: la prima nota eccellente se l’è guadagnata Eric Mollard di Ponthaux (FR), che chiude così brillantemente la sua formazione di meccanico diagnostico d’automobile per veicoli commerciali. La seconda se l’è meritata Riet Bulfoni, che lo scorso ottobre aveva conquistato ai WorldSkills di Abu Dhabi un certificato di partecipazione e un 8° posto di tutto rispetto, facendo così un’ottima pubblicità ai professionisti svizzeri dell’auto.
«In questo caso la nota era scontata», ha affermato la moderatrice Nina Havel con il suo charme e un pizzico di humor, chiamando sul palco Bulfoni per il ritiro dell’attestato professionale. Finita la formazione professionale superiore, il giovane engadinese guarda già al prossimo traguardo: studiare tecnica automobilistica alla BFS di Biel/Bienne o ingegneria meccanica alla ZHAW di Winterthur: «Non smetto certo di perfezionarmi proprio ora che ho 22 anni.»
«Non si finisce mai di imparare»
«Nel nostro ramo non si finisce mai di imparare», conferma Fabienne von Flüe. Simone Roveri ne è la prova vivente. Da ben 20 anni il 42enne gestisce il suo garage di Porza, a un tiro di schioppo dalla Resega dell’HC Lugano: «La formazione continua per coordinatore d’officina mi permette di continuare a migliorare sul piano professionale - non solo in fatto di tecnica ma anche di management e gestione del personale.» Essendo meccanico diagnostico, il garagista indipendente ha potuto conseguire il suo certificato di capacità di coordinatore d’officina nel giro di appena un anno.
In un colloquio con Nina Havel, il presidente della commissione per l’assicurazione della qualità (CAQ MDA/COA) per meccanici diagnostici e coordinatori d’officina Werner Bieli ha sottolineato come l’eccellenza dei diplomati di quest’anno sia il prodotto del sistema di formazione duale svizzero: «Altri paesi hanno il petrolio, i diamanti o il rame - noi abbiamo la formazione.» Ringraziando gli esperti d’esame presenti a Safenwil per il loro zelo, Bieli ha incoraggiato i giovani a seguire il loro esempio e a impegnarsi a loro volta come esperti.
Macché informatici e robot!
«Avete raggiunto una tappa importante della vostra carriera professionale», ha ricordato Olivier Maeder, che nella direzione UPSA risponde del settore Formazione. E subito ha rivolto il suo sguardo al futuro: «Adesso dovete mettere in pratica quanto appreso. Se lo farete bene è più che probabile che migliorerete sul piano professionale e farete carriera nel ramo dei professionisti dell’auto.» Rifacendosi all’intervento del Prof. Pierre Dillenbourg dell’ETH di Losanna alla «Giornata dei garagisti svizzeri», Maeder ha quindi sottolineato che il futuro ha bisogno non di informatici ma di professionisti che lavorino nei garage, fugando nel contempo i timori verso i robot: «Le macchine possono essere impiegate nella produzione di veicoli, in cui le operazioni sono ripetitive. Ma sono distanti anni luce dal poterli riparare, vista la necessità di fare prima un’analisi, già complessa di per sé, e poi di smontare i sistemi.»
Neanche su questo punto aveva ragione James Brown: non è più l’uomo a costruire le auto bensì i robot. Perché continuino a funzionare occorrono però professionisti come i 215 talenti di Safenwil.
Qui potete trovare l'elenco di tutti i diplomati!
Un assegno firmato ESA
Matthias Krummen, responsabile dei settori Management Services e Comunicazione di ESA, è giunto a Safenwil per riferire ai 215 diplomati le parole d’elogio dell’organizzazione di Burgdorf: «Potete essere orgogliosi di aver concluso una formazione così impegnativa», ha ricordato Krummen ai presenti. «Ora avete tutte le competenze per iniziare il vostro futuro professionale - un futuro ricco di evoluzioni e sfide.»
Krummen non si è fatto però latore solo delle lodi di ESA ma anche di un assegno di 20’000 franchi. La cooperativa è infatti tenuta per statuto a sostenere la formazione professionale nel ramo dell’auto - e lo fa ogni anno con somme considerevoli. Krummen ricorda: «Il vostro successo ci conferma che abbiamo investito bene.»
Matthias Krummen, responsabile dei settori Management Services e Comunicazione di ESA, è giunto a Safenwil per riferire ai 215 diplomati le parole d’elogio dell’organizzazione di Burgdorf: «Potete essere orgogliosi di aver concluso una formazione così impegnativa», ha ricordato Krummen ai presenti. «Ora avete tutte le competenze per iniziare il vostro futuro professionale - un futuro ricco di evoluzioni e sfide.»
Krummen non si è fatto però latore solo delle lodi di ESA ma anche di un assegno di 20’000 franchi. La cooperativa è infatti tenuta per statuto a sostenere la formazione professionale nel ramo dell’auto - e lo fa ogni anno con somme considerevoli. Krummen ricorda: «Il vostro successo ci conferma che abbiamo investito bene.»