Il Consiglio federale diffonde fake news!

Legge sul CO2

Il Consiglio federale diffonde fake news!

11 aprile 2021 agvs-upsa.ch – La campagna referendaria sulla nuova legge sul CO2 entra nella fase decisiva. In tale contesto il Consiglio federale non è molto attento alla verità.
 
Nell’attuale newsletter del Comitato economico «No alla legge sul CO2», a cui aderisce anche l’UPSA, il responsabile della campagna Ueli Bamert attacca frontalmente i fautori di questa legge sbagliata e, in particolare, la consigliera federale Simonetta Sommaruga. Alla conferenza stampa del Consiglio federale, la ministra dell’ambiente aveva affermato che la legge sarebbe costata a ciascuno di noi soltanto 100 franchi all’anno.
 
Il fatto è che la legge si basa su una massiccia ridistribuzione di fondi per orientare il comportamento degli svizzeri in una direzione che la consigliera federale Sommaruga e i gruppi d’interesse che traggono profitto dalla legge sul CO2 ritengono giusta. E le misure di orientamento funzionano solo se «fanno male». Ueli Bamert scrive nella newsletter che si possono quindi prevedere costi aggiuntivi annuali di fino a 1000 franchi a famiglia.
 
Anche il fatto che il denaro raccolto in questo modo venga restituito alla popolazione, come sostengono i fautori, è al massimo una mezza verità: circa la metà dei fondi sarà messa da parte per sovvenzionare le associazioni di sostegno e le compagnie elettriche, che naturalmente trarranno benefici se gli impianti di riscaldamento ad olio combustibile e a gas saranno effettivamente vietati.
 
Alla popolazione non verrà restituito assolutamente nulla delle maggiorazioni di prezzo su benzina e diesel (fino a 12 centesimi al litro!).
 
La nuova legge è liberale e sociale, sostengono i fautori e con loro, purtroppo, molti rappresentanti dei media liberali di sinistra in Svizzera. La legge comporta nuovi divieti, tasse e quindi una massiccia ridistribuzione e distorsione del mercato. Questo non ha niente a che fare con il pensiero liberale. E non è nemmeno sociale, perché la popolazione rurale, che non ha una rete di trasporto pubblico ben sviluppata e sovvenzionata come quella degli abitanti delle città, è sproporzionatamente gravata.
 
Anche gli automobilisti e tutte le PMI che dipendono dai veicoli saranno chiamati a pagare.
 
Sul sito internet cara-inutile-ingiusta.ch si trova una verifica dei fatti (in tedesco) sempre più crescente che rivela affermazioni false o fuorvianti su questa legge sbagliata. E qui trovate gli argomenti dell’UPSA che spiegano perché ci impegniamo contro questa legge.
 
Fermiamo questa legge cara e nemica dell’economia. Votiamo NO il 13 giugno!

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