La Svizzera è un astro nel mondo del drifting

Dove nascono bolidi del drifting

La Svizzera è un astro nel mondo del drifting

15 settembre 2022 agvs-upsa.ch – Yves Meyer, due volte campione europeo Time Attack e vice-campione del Mondo FIA all’Intercontinental Drifting Cup, sa cosa conta in questa disciplina. Oltre a derapare in pista, il trentenne della Svizzera interna lavora nella tranquilla Emmetten sui nuovi telai della Toyota GR Supra destinati alle gare. Una visita in esclusiva al team di Toyota Gazoo Racing Switzerland.
 
artikel_0.jpgYves Meyer prova il nuovo telaio Supra per la prossima stagione di drift. Fonte: Toyota Gazoo Racing Svizzera

jas. Il team della Drift Force GmbH sta ancora lavorando nella piccola officina accanto al centro della sicurezza stradale di Seelisberg. La nuova sede, un grazioso garage a più piani nella pittoresca Emmetten NW, deve gestire ritardi nella costruzione. Ma Yves Meyer e il suo team non si scoraggiano: continuano a occuparsi in spazi un po’ più ristretti dei nuovi telai Supra per la prossima stagione di drifting. «Prevediamo di installare tre posti di lavoro in officina, un’area per l’applicazione delle pellicole, una per la costruzione di motori, uno spazio espositivo e un grande ascensore per auto che collegherà i singoli piani» spiega Yves Meyer illustrando il futuro della sua azienda.

artikel_6.jpgLa Toyota GT-86 di Toyota Gazoo Racing Svizzera nella «Formula Drift PRO» americana.

Il giovane trentenne è uno dei migliori piloti di drifting al mondo e attualmente guida una Toyota GT-86 per il team Toyota Gazoo Racing Switzerland nella «Formula Drift PRO» americana. Lì si esibisce in avvincenti duelli di fronte a oltre 60’000 fan entusiasti. «Lo sport sta crescendo, anche in Europa. Red Bull TV lo ha inserito nel suo programma con il Driftmasters European Championship fix» spiega. Entusiasti e appassionati sono anche i tre meccanici: mentre ne supervisiona il lavoro il «capo», come viene chiamato Yves Meyer, offre ai media UPSA un esclusivo dietro le quinte. «Siamo fortunati ad essere stati la prima squadra europea a ricevere due carrozzerie grezze Supra per la prossima stagione. Abbiamo ottenuto la relativa autorizzazione, il permesso di assegnare numeri di telaio propri e, oltre alle due auto per il mio collega Joshua C. Reynolds e il sottoscritto, abbiamo già ricevuto ordinazioni per due veicoli destinati a clienti che potremo costruire».

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Il team di Toyota Gazoo Racing Switzerland e Drift Force GmbH ha sempre qualcosa in più da offrire.

I primi due telai vengono lavorati, saldati e sottoposti a martellatura. «Naturalmente abbiamo lavorato molto con modelli 3D e disegni CAD per poter posizionare il motore e il differenziale in modo ottimale, ma se tutto andrà come vogliamo lo vedremo solo all’atto pratico» rivela il capo meccanico Patrick Müller. Mentre parla sta eseguendo marcature sui longheroni della scocca nella carrozzeria grezza, dove in seguito fisserà i nuovi crash bar in alluminio. «Se si derapa e si va contro una parete di protezione, i crash bar non cedono. Così come li abbiamo montati producono un po’ di scintille, ma il pilota può continuare la corsa». Questo significa un lavoro in più per il team dell’officina, ma i rempler in pista causano a Müller meno problemi rispetto, ad esempio, alle diverse tipologie di viti. «Per alcuni pezzi abbiamo bisogno di viti a pollice e quindi anche di utensili adatti; è complicato, preferirei lavorare solo con utensili e masse metrici».

artikel_12.jpgIl capo meccanico Patrick Müller prende misure precise in modo che il volante sia posizionato in modo ideale all'estremità.

Per le parti delicate, il team svizzero punta per quanto possibile su componenti di serie. «In origine sono stati progettati per almeno 500’000 chilometri, quindi non c’è bisogno di ideare altro» spiega Meyer. «Siamo impegnati in una serie di corse in tutto il mondo e di conseguenza anche i nostri clienti sono e devono sentirsi a casa ovunque. Da qui l’importanza di utilizzare parti e componenti disponibili in tutto il mondo e rapidamente». Il team di Meyer ha pertanto scelto la KW, i cui ammortizzatori sono affidabili e reperibili ovunque. «Dobbiamo ottenere il massimo non solo in sede di progettazione, ma anche di fornitura dei componenti, perché non si sa mai cosa succede in una gara» afferma sorridendo il duplice campione europeo Time Attack e vicecampione del Mondo FIA all’Intercontinental Drifting Cup.

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Uno spettacolo raro, perché di solito i professionisti della derapata attraversano la pista.

La sua abilità di guidatore si basa anche su un notevole know-how e tanta tecnologia. «Stiamo utilizzando pneumatici semi-slick per andare il più veloce possibile. Ma vogliamo anche alta precisione e massima aderenza per 800-1000 CV; dopo due impieghi, inoltre, non può rimanere la carcassa» riassume Yves Meyer. Il marchio sudcoreano Nexen Tire fornisce gli pneumatici adatti senza lesinare: per ogni stagione e pilota se ne consumano circa 500! «450 sull’asse posteriore e 50 sull’asse anteriore» precisa. La gara è considerata riuscita quando al traguardo della seconda manche ci si arriva con la carcassa. Ma non prima, perché secondo le regole uno pneumatico deve tenere almeno due giri. Se scoppia anzitempo si viene squalificati.

Al primo drifting Yves Meyer guidava con soli quattro pneumatici. Oggi può riderci su. «È importante accumulare già ora importanti esperienze con il nuovo Nexen Nfera Sport R. Per la prossima stagione con i telai completamente nuovi, disponiamo già di alcuni valori di riferimento sull’allineamento e la campanatura delle ruote» spiega. I nuovi pneumatici Nexen sono più larghi e permetteranno di sfruttare ancora meglio l’intera potenza del veicolo sull’asfalto. «Abbiamo semplicemente detto ai progettatori di non cambiare nulla ai fianchi, perché quelli della Nexen sono ottimi e nelle ultime stagioni non si è mai verificato lo scoppio di uno pneumatico» ha commentato il pilota professionista svizzero.

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Yves Meyer e il nuovo telaio Supra nella piccola officina della Drift Force GmbH accanto al Centro di sicurezza stradale di Seelisberg.

«L’auto più leggera non è automaticamente la migliore» aggiunge. «Lavoriamo molto con la forza centrifuga e dobbiamo svilupparla al momento giusto. Con meno peso le possibilità di utilizzarla diminuiscono» precisa. Durante le gare due piloti si sfidano in cosiddette «battle» che garantiscono emozioni a ogni giro. Prima di affrontare questi duelli cruciali e le qualificazioni si hanno a disposizione 2 1/2 ore o un massimo di 12 giri per definire il setup della gara. Nelle qualificazioni, a cui si partecipa individualmente, la giuria valuta angoli, linea e stile: solo i migliori 32 piloti approdano alla gara.

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Negli Stati Uniti, Yves Meyer - soprannominato «Capo» - gareggia nella «Formula Drift PRO» e ha bisogno di circa 500 pneumatici a stagione.

E anche se per il drifting bastano 150-160 CV, per la «Formula Drift PRO» che attualmente funge da riferimento, sono richieste prestazioni completamente diverse. Pertanto, nella prossima stagione per la nuova Toyota GR Supra di Joshua C. Reynolds e Yves Meyer si punta a 1000 CV e 1000 Nm con un motore di soli 3 cilindri. La Drift Force GmbH lavora a stretto contatto con Adrian Mock della Maptec GmbH di Romanshorn TG. «Adrian porta con sé un’enorme esperienza nello sviluppo e nel coordinamento dei motori di diverse serie di gare» spiega Meyer. «Lo sviluppo dei motori e tutta l’elettronica la lasciamo agli specialisti, noi preferiamo occuparci degli altri dettagli». Il motore e la sua capacità di risposta sono tuttavia secondo Meyer due aspetti importanti di un buon veicolo: «Le prestazioni, il passo, ma anche la rigidità – soprattutto nel punto giusto – sono fondamentali per il drifting. Solo in questo modo è possibile eseguire angolazioni estreme e trasformare le incredibili sollecitazioni G in fantastiche derive». 

artikel_11.jpgI professionisti della derapata danno vita a duelli avvincenti di fronte a 60.000 fan entusiasti.

Secondo Meyer, per un veicolo da drifting sono fondamentali la trazione posteriore e una buona dinamica di guida. E soprattutto una buona distribuzione del peso. «Puntiamo a un rapporto di 51 a 49.» A seconda del conducente, tuttavia, questa distribuzione può variare. «Alcuni piloti prediligono movimenti di rotazione; in quel caso il peso viene spostato sulla parte posteriore» spiega. «Io preferisco avere il peso vicino al punto di rotazione. Naturalmente quando costruiamo un’auto cerchiamo di tenerne conto». Non è sempre facile accontentare tutti. «Siamo piccoli, ma ci stiamo impegnando molto e riusciamo a trovare soluzioni che forse non verrebbero neppure prese in considerazione in un team più grande» afferma il campione di drifting cresciuto a Egolzwil presso Sursee LU mentre che si sta riscaldando sulle piste con il numero 91.

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Yves Meyer (nella foto) e il suo compagno di squadra Joshua C. Reynolds correranno il prossimo anno con una Supra costruita a Emmetten NW.

«Yves guida con un’iniezione di gas esilarante, che richiede una certa pressione. Il tutto dovrà essere completamente automatico sulla nuova vettura, in modo che il conducente possa concentrarsi completamente sulle derapate» rivela Patrick Müller, che ha molta esperienza di corse. «Non è così facile». È prevista anche l’installazione di gadget, fra cui una telecamera posteriore o un piccolo riscaldatore per il carter secco, destinato a evitare che con il motore da 1000 CV si porti inutilmente l’olio alla temperatura ideale prima di passare all’asfalto dando il massimo. Il team della Drift Force GmbH non è certamente a corto di idee; al massimo di tempo, perché a novembre la nuova Toyota GR Supra dovrà essere caricata su un container navale...
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