Ecco perché dovete votare no!

Nuova legge sul CO2

Ecco perché dovete votare no!

21 aprile 2021 agvs-ups.ch – Il 13 giugno 2021 il popolo svizzero si recherà alle urne per votare sulla nuova legge sul CO2. Ma i suoi sostenitori non dicono tutta la verità. Per il Consiglio federale è impegnata in prima linea per questo progetto la ministra dell’ambiente Simonetta Sommaruga. È il momento di verificare alcuni fatti. ​ 
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red. Iniziamo dall’intervista che Simonetta Sommaruga, a capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, ha rilasciato a marzo alla «Neue Zürcher Zeitung»
 
Consigliera federale Sommaruga: «Fino al 2030, una famiglia di quattro persone che vola in vacanza in Europa una volta l’anno, guida un’auto a benzina e riscalda ad olio sosterrà in media costi aggiun-tivi di 100 franchi all’anno. Chi non riscalda ad olio, usa un’auto elettrica o rinuncia totalmente all’aereo, pagherà di meno o addirittura non subirà alcun aumento dei costi. Secondo uno studio esterno, l’imposta sui biglietti aerei graverà solo sul 10 percento della popolazione». (NZZ, 11.03.21)

Fatto: Questa affermazione è fuorviante. I soli costi aggiuntivi fino a 12 centesimi per litro di ben-zina e diesel potrebbero incidere per 100-200 franchi, a seconda del consumo. Questi soldi non saranno rimborsati dalla Confederazione nell’ambito del nuovo sistema di ridistribuzione che verrà creato. Inoltre la famiglia dell’esempio avrà costi maggiori fino a 900 franchi per via dell’incremento dell’imposta sul CO2 sull’olio da riscaldamento e di circa 200 franchi per il volo che li porterà in vacanza in Europa. Nel complesso i costi aggiuntivi sono stimati in più di 1000 fran-chi. Tenendo conto del rimborso dell’imposta sul CO2 tramite la cassa malati – attualmente 74 franchi a persona all’anno e in futuro al massimo il doppio – con la sua affermazione la Consiglie-ra federale Sommaruga sbaglia comunque la stima di cinque-dieci volte.

Ma i sostenitori non si rivolgono solo ai lettori della NZZ bensì anche al gruppo degli elettori più giovani: la consigliera federale PS ha risposto personalmente ad aprile alle domande dei lettori di «20 Minuten». Anche in quell’occasione ha difeso la sua affermazione secondo cui una «famiglia media» subirà un aumento dei costi pari a 100 franchi all’anno.

Consigliera federale Sommaruga: «Le famiglie che prendono spesso l’aereo per andare in vacanza pagheranno più di 100 franchi. Saranno i veri e propri frequent flyer a pagare di più per i biglietti aerei. Ma per il 90% delle persone non ci saranno aumenti. Oltre la metà dell’imposta sui biglietti aerei tor-nerà alla popolazione, con un meccanismo molto sociale. Tuttavia la legge è positiva anche per gli automobilisti, perché crea infrastrutture per le auto elettriche. Non vogliamo imporre nuove regole alle persone, ma chi si sposterà rispettando il clima non subirà aumenti mentre chi non si preoccuperà del clima e ha molti soldi pagherà di più».

Fatto: Praticamente tutti gli svizzeri prendono l’aereo per andare da qualche parte almeno una vol-ta l’anno. E chi vola pagherà una panale. Punto. Affermare che verrà rimborsato più di quello che è stato pagato è chiaramente falso perché il sistema non funzionerà affatto così, in particolare se verrà rimborsata solo la metà. L’altra metà è semplicemente un’imposta per spillare un miliardo l’anno alla popolazione e al settore aereo. Un sistema tutt’altro che sociale.

Un’altra domanda dei lettori riguardava l’aumento dei costi dei carburanti. Il lettore che l’ha posta accusava il Consiglio federale di aumentare solo i prezzi, ignorando le vere preoccupazioni dei cit-tadini.
 
Consigliera federale Sommaruga: «La decisione di aumentare i prezzi dei carburanti dipende dagli importatori di petrolio. Grazie alla legge sul CO2 aumenterà il numero di auto che consumano meno benzina, permettendo così di risparmiare denaro. Stiamo assistendo al boom delle auto elettriche: lo scorso anno ne sono state acquistate più che mai in Svizzera». (20 Minuten, 13.04.21)

Fatto: Si tratta di una dichiarazione unilaterale ed eufemistica. Gli importatori di oli minerali hanno pochissima influenza sull’andamento dei prezzi dei carburanti perché sono obbligati a compensare il 90% delle emissioni di CO2 causate dal consumo di benzina e diesel. Questo costo è molto ele-vato e genererà un sovrapprezzo fino a 12 centesimi previsto dalla legge. Nel dibattito in seno al Consiglio nazionale, i Verdi hanno addirittura ipotizzato un aumento di 20 centesimi a seguito di queste misure. 

Una utente ha espresso la preoccupazione che i maggiori costi dovuti alla legge sul CO2 possano aumentare i costi di produzione in Svizzera e ha chiesto alla ministra dell’ambiente come intende evitare che la produzione venga trasferita in paesi dove le restrizioni sono meno severe.

Consigliera federale Sommaruga: «La legge non rende i prodotti più cari. La legge sul CO2 prevede l’esenzione dall’imposta per ogni impresa che adotta misure ecologiche. Ora questa esenzione è riservata solo a poche imprese, ma con la legge ne potranno beneficiare anche la panetteria e molte altre aziende.» (20 Minuten, 13.04.21)


Fatto: Con la nuova legge sul CO2, ci sarà sicuramente un rincaro di beni e servizi perché qualcuno dovrà pagare gli alti costi aggiuntivi per benzina, diesel, olio per riscaldamento, gas e biglietti ae-rei. Solo una parte di questi aumenti tornerà alla popolazione. Se il consumatore non pagherà di più direttamente quando fa rifornimento, pagherà comunque indirettamente per via dell’aumento dei prezzi delle merci. L’affermazione della consigliera federale Sommaruga è addirittura doppia-mente errata, perché è ovvio che anche le misure che un’impresa adotta per ottenere l’esenzione dalla tassa sul CO2 non sono gratuite.

Infine un utente di «20 Minuten» offre un assist alla consigliera federale PS chiedendole se fosse dispiaciuta che la politica climatica venisse tolta dall’agenda politica a seguito della crisi dovuta al coronavirus.
 
Consigliera federale Sommaruga: «Il coronavirus preoccupa indiscutibilmente tutti noi. Ma non vuol dire che la crisi climatica sia scomparsa. Resta di grande interesse per molti giovani, perché riguar-da il loro futuro. Vediamo già le pericolose conseguenze della crisi climatica. Per questo sono lieta della votazione di giugno sulla legge sulla protezione del clima, perché è una buona cosa per il clima e salvaguardia i posti di lavoro in Svizzera.»

Fatto: La legge sul CO2 non è di alcun aiuto per il clima. Finché i maggiori responsabili come la Cina, gli Stati Uniti o anche la vicina Germania non ridurranno le loro emissioni di CO2, e per ora non sembrano intenzionati a farlo, il costoso sforzo solitario della Svizzera non sarà di alcuna utili-tà. Anche l’affermazione sui posti di lavoro è una favola: al massimo verranno creati posti di lavoro sovvenzionati nel settore statale, mentre su molti settori dell’economia privata graveranno im-poste e norme. 

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