Approvata dal Consiglio degli Stati: quali sono i prossimi passi?

Mozione Gugger approvata

Approvata dal Consiglio degli Stati: quali sono i prossimi passi?

25 marzo 2025 agvs-upsa.ch – Dopo la Camera bassa, la scorsa settimana anche la Camera alta del Parlamento ha approvato la mozione Gugger sulla regolamentazione del modello di agenzia nel settore auto svizzero. Il Consiglio federale è ora incaricato di apportare modifiche legislative per attuare le richieste della mozione. Anche se la decisione è considerata un successo per il settore, ci sono anche voci critiche. Qui potete scoprire quali opportunità e rischi comporta la nuova normativa e come procedere. Tahir Pardhan, responsabile diritto e politica

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Consigliere nazionale PEV Nik Gugger. Foto: UPSA Media

La scorsa settimana il Consiglio degli Stati ha approvato la mozione «Protezione contro l'introduzione unilaterale del modello di agenzia nel mercato automobilistico» del consigliere nazionale Nik Gugger. Dopo l'approvazione da parte del Consiglio nazionale nella sessione primaverile 2024, il Consiglio federale è ora incaricato di creare le basi legali corrispondenti.

Regolamentazione del modello di agenzia
La mozione Gugger prevede che tutte le forme di contratti di agenzia siano soggette alla legge svizzera sui cartelli. In questo modo si vuole impedire che i produttori rescindano semplicemente i loro contratti di distribuzione esistenti e spingano i garagisti verso un modello puramente di intermediazione senza autonomia imprenditoriale. Allo stesso tempo, la mozione consente il passaggio al modello di agenzia solo se è dimostrato che questo è «significativamente più efficiente» del tradizionale sistema di distribuzione dei concessionari.

Questi nuovi requisiti mirano a garantire che un modello di agenzia possa essere introdotto solo se porta effettivamente vantaggi economici a tutte le parti coinvolte, e non solo agli interessi dei produttori. Le recenti indagini preliminari della Commissione della concorrenza (Comco) su una bozza di contratto presentatale hanno tuttavia dimostrato che, anche con l'attuale legislazione antitrust, è possibile imporre modifiche ai contratti di agenzia ingiustamente strutturati. Ciò significa che gli strumenti esistenti in materia di diritto antitrust possono già oggi offrire protezione contro le legittime preoccupazioni dei garagisti.

Opportunità e rischi
La decisione del Parlamento è considerata un successo da molti gestori di garage. L'assoggettamento al diritto dei cartelli dovrebbe garantire che i produttori non possano modificare unilateralmente la loro strategia di distribuzione a spese dei rivenditori. Questo dovrebbe proteggere i garagisti dal fatto che un nuovo modello di distribuzione non li privi dei loro attuali margini e margini di negoziazione.

artikel_atelier.jpgL'anno scorso, in occasione del 43° Atelier de la Concurrence, Andrea Graber Cardinaux, vicedirettrice della Comco, ha parlato ai garagisti dell'evoluzione dei contratti di agenzia.

Tuttavia, ci sono anche voci critiche sulla mozione. La nuova normativa potrebbe portare i produttori a rinunciare completamente all'introduzione di veri e propri sistemi di agenzia, poiché non potrebbero più fissare i prezzi sotto il controllo del diritto antitrust, cosa che alcuni produttori avevano intenzione di fare con l'introduzione del modello di agenzia. Ciò potrebbe portare alcuni produttori a passare a un modello di vendita diretta o, soprattutto in caso di vendite ridotte, a ritirarsi completamente dal mercato svizzero.

La mozione è inoltre criticata per la valutazione del previsto aumento di efficienza. Mentre la mozione stabilisce che un nuovo modello di agenzia può essere introdotto solo se l'efficienza è significativamente maggiore, non tiene conto della diversa distribuzione del rischio. In un vero modello di agenzia, l'importatore si assume tutti i rischi finanziari, mentre l'agente (garagista) non deve più occuparsi dello stoccaggio e del prefinanziamento. Per molte officine, un vero modello di agenzia potrebbe quindi essere un'opportunità per migliorare la loro liquidità. Tuttavia, la mozione si basa esclusivamente sul margine dell'agente per valutare l'efficienza, che difficilmente dovrebbe essere più elevato se l'importatore si assume i rischi finanziari. La mozione tiene conto dei vari aspetti rilevanti, come la diversa distribuzione del rischio, ma non in modo sufficiente e potrebbe quindi di fatto impedire l'introduzione di modelli di agenzia, il che potrebbe svantaggiare quei garagisti che avrebbero avuto un potenziale di vendita con una vera agenzia.

Una prospettiva
Con l'approvazione del Consiglio degli Stati, la palla passa ora al Consiglio federale. Quest'ultimo deve ora elaborare gli adeguamenti legislativi. L'UPSA continuerà a seguire attivamente il processo e a lavorare per una soluzione che garantisca la protezione dei garagisti, ma che allo stesso tempo non blocchi completamente i modelli di distribuzione economicamente ragionevoli ed equi. L'UPSA continua a impegnarsi per un settore dei garage svizzeri forte, indipendente e competitivo.
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