«Vediamo se la perizia della ZHAW tornerà utile ai tribunali»

Diritto dei cartelli

«Vediamo se la perizia della ZHAW tornerà utile ai tribunali»

31 maggio 2019 agvs-upsa.ch – Solo tra il 2017 e il 2018 la Commissione della concorrenza (COMCO) ha ricevuto complessivamente 100 domande e denunce riguardanti il settore automobilistico. E il flusso non si arresta da anni. Lo ha confermato la segreteria su richiesta di AUTOINSIDE. Una nuova perizia commissionata dall’UPSA potrebbe aiutare i garagisti a vincere in giudizio. 

kro. «Le domande si riferiscono, ad esempio, al rifiuto dei costruttori di fornire servizi in garanzia, alla disdetta di contratti di servizio e/o di concessione, all’impedimento di importazioni parallele e/o dirette e all’accesso alle informazioni tecniche», spiega Carla Beuret, relatrice dell’unità Industria e produzione presso la segreteria COMCO. 

Nella maggior parte dei casi, la risposta è stata data facendo riferimento ai principi stabiliti dalla Comunicazione autoveicoli. Quanto alle denunce, invece, la segreteria ha fatto perlopiù accertamenti attraverso osservazioni di mercato e inchieste preliminari e ha poi espresso una valutazione rifacendosi ai principi della Comunicazione autoveicoli. 
 

Fatta eccezione per la decisione nel caso BMW e per il rapporto conclusivo relativo alla rete di distribuzione di AMAG, le valutazioni non sono state però pubblicate perché – come spiega la Beuret – sono state effettuate nell’ambito di osservazioni di mercato da cui non sono emersi indizi di una limitazione illecita alla concorrenza ai sensi dell’art. 27 della Legge sui cartelli. Sono dunque mancati i presupposti per l’apertura di un’indagine. In altri casi – continua la Beuret – sono stati invece riscontrati indizi che le osservazioni di mercato hanno poi fugato.

Domanda o denuncia?
Secondo Carla Beuret, occorre fare un distinguo tra semplice domanda e denuncia. «In genere la segreteria è in grado di rispondere alle domande di cittadini e operatori di mercato senza fare ulteriori accertamenti e facendo riferimento alla legge, alla prassi stabilita dalla Comunicazione autoveicoli della COMCO e dei tribunali». Se invece vengono denunciate limitazioni potenzialmente illecite della concorrenza, la segreteria fa di solito degli accertamenti attraverso osservazioni di mercato o inchieste preliminari.
In questa cornice si valuta se debba essere aperta un’indagine in materia di diritto dei cartelli. Se esistono indizi di una limitazione illecita della concorrenza, la segreteria apre un’inchiesta d’intesa con un membro della presidenza, come stabilito dall’art. 27 della Legge sui cartelli.

Posizione di mercato dominante
Di recente la Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften (ZHAW) ha chiarito, su incarico dell’UPSA, un punto fondamentale in questa vicenda. A differenza della valutazione provvisoria espressa dalla segreteria COMCO nel rapporto conclusivo sul caso della rete di distribuzione AMAG, alcuni tribunali svizzeri (tra cui quello commerciale di Zurigo) ritengono che il ramo dei professionisti dell’auto costituisca un ampio mercato che opera in regime di concorrenza. È quindi improbabile che i garagisti abbiano la meglio in un’eventuale azione. 

Nel suo studio, condotto dall’istituto di sondaggi di opinione Link e svolto tra garagisti e consumatori, la ZHAW giunge però a una conclusione inequivocabile: a seconda della marca, l’attività tipica del garagista si esplica in diversi mercati, ad esempio quello delle vendite, dell’after-sales e dei ricambi. Il fatto è quindi provato scientificamente (e per la prima volta): nell’after-sales gli importatori godono spesso di una posizione di mercato dominante, ragion per cui devono osservare quanto stabilito dalla Legge dei cartelli. 

Contratti distinti anziché accorpati
Stando alla ZHAW, la perizia faciliterebbe la produzione di prove per il commerciante. Grazie a questa granitica evidenza empirica, è infatti possibile argomentare dinanzi alle autorità che gli importatori devono offrire contratti non accorpati ma distinti a seconda del mercato. In questo modo «aumentano notevolmente» le probabilità di vittoria dei garagisti che vogliono far valere i loro diritti in materia di cartelli davanti ai tribunali civili. 

Va però ricordato che la perizia non è vincolante per le corti. «Tuttavia, quando il tribunale respinge un argomento o una prova deve darne una motivazione», precisano gli autori. 

«Ora vediamo»
In questo contesto, la segreteria della COMCO ha fatto sapere quanto segue: le probabilità di vittoria delle azioni civili relative al diritto dei cartelli in conformità all’art. 12 segg. della Legge dei cartelli dipendono fondamentalmente dalla sussistenza dei presupposti formali per la procedura e dalla fondatezza materiale del diritto fatto valere per limitazione della concorrenza. «Ora vediamo se la perizia della ZHAW tornerà utile ai tribunali nel valutare la fondatezza materiale», afferma Carla Beuret. 

Investire in giuristi
La perizia della ZHAW è stata presentata il 20 marzo in una delle relazioni dell’«Atelier de la Concurrence». Uno degli ospiti della serata è stato il garagista Gabriel Galliker, che nel suo intervento ha descritto a chiare lettere le crescenti tensioni tra garagisti e importatori e descritto le enormi pressioni spesso subite dal commercio. Galliker è convinto che nei prossimi anni i costruttori tenderanno sempre più ad avvalersi di meno commercianti. 

Il garagista ha spiegato come il suo gruppo si stia preparando ad affrontare tempi duri e crescenti sfide giuridiche. Dopo aver investito negli ultimi anni in diversi canali di comunicazione come il sito web, le newsletter e i social media, quest’anno la compagine aziendale Galliker ha puntato su un’altra leva: il gruppo ha ingaggiato un giurista specializzato che seguirà e consiglierà da vicino il gruppo.

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