Rapporto e conto annuale 2020
«Vogliamo far sognare i politici»
8 settembre 2021 agvs-upsa.ch – Una tavola rotonda con i rappresentanti del Comitato centrale dell’UPSA ha permesso di avere una panoramica su ciò che accade nel ramo dell’auto e di gettare uno sguardo al futuro.
cst. Anche se rispetto all’anno precedente si è registrato un calo di 74 000 nuove auto vendute e l’anno dell’auto 2020 sarà ricordato come «l’anno della crisi dovuta al coronavirus», il ramo dell’auto può essere fiducioso. I veicoli sono sempre più efficienti, la varietà di modelli aumenta, mentre carburanti e tecnologie di propulsione alternativi occupano sempre maggiore spazio al fine di ridurre le emissioni di CO2. È quanto afferma Urs Wernli, presidente centrale dell’UPSA, nella prefazione al rapporto annuale 2020.
Per la sua ultima assemblea dei delegati, Urs Wernli ha voluto che, nel corso di una tavola rotonda, i rappresentanti del Comitato centrale esprimessero la propria opinione sull’attualità nel ramo dell’auto. La discussione è stata condotta da Röbi Koller, moderatore nell’ambito della «Giornata dei garagisti svizzeri». Nicolas Leuba, membro del CC ─ settore delle Assicurazioni sociali ─, ha tra l’altro parlato delle sfide da affrontare in futuro nel campo della previdenza per la vecchiaia. Markus Hesse, membro del CC ─ settore del Commercio ─, ha elogiato il modo in cui i garagisti hanno gestito la seconda chiusura degli showroom all’inizio del 2021, sottolineando come, rispetto al lockdown del 2020, l’uso degli strumenti digitali sia stato intensificato permettendo di attutire meglio il crollo delle vendite di veicoli. «Attualmente soffriamo per le difficoltà di consegna, proprio come tutta l’economia», ha affermato Hesse parlando delle sfide attuali.
La tendenza verso le propulsioni alternative non è solo evidente nelle autovetture, ma sempre più anche nel settore dei veicoli commerciali, come ha spiegato Dominique Kolly, membro del CC ─ settore dei Veicoli commerciali ─, che includono propulsioni elettriche, a LNG e a idrogeno, ma anche carburanti sintetici. «Per le aziende di veicoli commerciali, questo ha un impatto in particolare sulla formazione, ma anche sull’infrastruttura dell’officina, con la necessità di aprirsi alle propulsioni alternative.»
Charles-Albert Hediger, membro del CC ─ settore della Formazione professionale ─, ha sottolineato come sia importante costruire una comunità intorno all’automobile, ma anche come il ramo dell’auto abbia ambasciatori che trasmettono alle nuove leve la passione per l’automobile. Per quanto riguarda la formazione di base e quella continua, le aziende dovrebbero avere tirocinanti e lavoratori qualificati che possano occuparsi sia dei veicoli con propulsioni alternative sia di quelli con motori a combustione convenzionali. Riferendosi a tale contesto, egli ha menzionato l’aggiornamento e il riposizionamento di vari corsi di formazione professionale di base, ma anche la Business Academy, la cui offerta è orientata alle esigenze attuali nella formazione di base e in quella continua.
René Degen, membro del CC ─ settore dei Servizi/Aftersales ─, ha parlato della digitalizzazione, che è parte integrante della vita quotidiana delle officine, affermando con chiarezza: «L’accettazione del servizio digitale non esclude una relazione commerciale personale.» Egli ha raccomandato ai delegati «Terminland», uno strumento che il garagista può installare con mezzi semplici e che consente l’accettazione del servizio, 24 ore su 24.
Infine, Pierre Daniel Senn, vicepresidente dell’UPSA, ha gettato uno sguardo al futuro: «Il ramo dell’auto è un settore dinamico che ha futuro. Ma abbiamo un problema. La nostra immagine non corrisponde alla nostra realtà.» Egli ha lanciato ai delegati il seguente appello: «Vogliamo avere di nuovo un’immagine positiva, che faccia sognare», rimarcando come questo obiettivo debba essere raggiunto a livello politico, in cui oggi ci si sta muovendo sulla difensiva, e come, per quanto riguarda la questione climatica, il ramo sia messo sotto pressione dall’opinione pubblica e dai politici. «Se vogliamo progredire, dobbiamo anche far sognare i politici!» Con l’elezione del nuovo presidente centrale Thomas Hurter, il Comitato centrale ha voluto lanciare un segnale e far sognare i politici.
cst. Anche se rispetto all’anno precedente si è registrato un calo di 74 000 nuove auto vendute e l’anno dell’auto 2020 sarà ricordato come «l’anno della crisi dovuta al coronavirus», il ramo dell’auto può essere fiducioso. I veicoli sono sempre più efficienti, la varietà di modelli aumenta, mentre carburanti e tecnologie di propulsione alternativi occupano sempre maggiore spazio al fine di ridurre le emissioni di CO2. È quanto afferma Urs Wernli, presidente centrale dell’UPSA, nella prefazione al rapporto annuale 2020.
Per la sua ultima assemblea dei delegati, Urs Wernli ha voluto che, nel corso di una tavola rotonda, i rappresentanti del Comitato centrale esprimessero la propria opinione sull’attualità nel ramo dell’auto. La discussione è stata condotta da Röbi Koller, moderatore nell’ambito della «Giornata dei garagisti svizzeri». Nicolas Leuba, membro del CC ─ settore delle Assicurazioni sociali ─, ha tra l’altro parlato delle sfide da affrontare in futuro nel campo della previdenza per la vecchiaia. Markus Hesse, membro del CC ─ settore del Commercio ─, ha elogiato il modo in cui i garagisti hanno gestito la seconda chiusura degli showroom all’inizio del 2021, sottolineando come, rispetto al lockdown del 2020, l’uso degli strumenti digitali sia stato intensificato permettendo di attutire meglio il crollo delle vendite di veicoli. «Attualmente soffriamo per le difficoltà di consegna, proprio come tutta l’economia», ha affermato Hesse parlando delle sfide attuali.
La tendenza verso le propulsioni alternative non è solo evidente nelle autovetture, ma sempre più anche nel settore dei veicoli commerciali, come ha spiegato Dominique Kolly, membro del CC ─ settore dei Veicoli commerciali ─, che includono propulsioni elettriche, a LNG e a idrogeno, ma anche carburanti sintetici. «Per le aziende di veicoli commerciali, questo ha un impatto in particolare sulla formazione, ma anche sull’infrastruttura dell’officina, con la necessità di aprirsi alle propulsioni alternative.»
Charles-Albert Hediger, membro del CC ─ settore della Formazione professionale ─, ha sottolineato come sia importante costruire una comunità intorno all’automobile, ma anche come il ramo dell’auto abbia ambasciatori che trasmettono alle nuove leve la passione per l’automobile. Per quanto riguarda la formazione di base e quella continua, le aziende dovrebbero avere tirocinanti e lavoratori qualificati che possano occuparsi sia dei veicoli con propulsioni alternative sia di quelli con motori a combustione convenzionali. Riferendosi a tale contesto, egli ha menzionato l’aggiornamento e il riposizionamento di vari corsi di formazione professionale di base, ma anche la Business Academy, la cui offerta è orientata alle esigenze attuali nella formazione di base e in quella continua.
René Degen, membro del CC ─ settore dei Servizi/Aftersales ─, ha parlato della digitalizzazione, che è parte integrante della vita quotidiana delle officine, affermando con chiarezza: «L’accettazione del servizio digitale non esclude una relazione commerciale personale.» Egli ha raccomandato ai delegati «Terminland», uno strumento che il garagista può installare con mezzi semplici e che consente l’accettazione del servizio, 24 ore su 24.
Infine, Pierre Daniel Senn, vicepresidente dell’UPSA, ha gettato uno sguardo al futuro: «Il ramo dell’auto è un settore dinamico che ha futuro. Ma abbiamo un problema. La nostra immagine non corrisponde alla nostra realtà.» Egli ha lanciato ai delegati il seguente appello: «Vogliamo avere di nuovo un’immagine positiva, che faccia sognare», rimarcando come questo obiettivo debba essere raggiunto a livello politico, in cui oggi ci si sta muovendo sulla difensiva, e come, per quanto riguarda la questione climatica, il ramo sia messo sotto pressione dall’opinione pubblica e dai politici. «Se vogliamo progredire, dobbiamo anche far sognare i politici!» Con l’elezione del nuovo presidente centrale Thomas Hurter, il Comitato centrale ha voluto lanciare un segnale e far sognare i politici.
Rapporto e conto annuale 2020
Dopo la tavola rotonda, i delegati hanno approvato il rapporto annuale 2020. È stato approvato anche il verbale dell’assemblea dei delegati del 10 giugno 2020, che, a causa del coronavirus, si è tenuta per la prima volta per iscritto.
Per quanto riguarda il conto annuale 2020, il coronavirus ha lasciato il segno, come ha spiegato ai delegati Manfred Wellauer, vicepresidente dell’UPSA. Al 31 dicembre 2020 si registra una perdita annuale di 74 374 franchi (anno precedente: utile annuale di 11 711 franchi). Ciò si spiega con il calo sensibile delle quote affluite all’associazione dall’acquisto di nuove auto. Nel 2020, il numero di auto nuove vendute è sceso di 75 000 unità attestandosi a circa 238 700 unità.
All’attivo del bilancio, il totale del capitale circolante e di quello fisso è pari a 11,75 milioni di franchi (2019: 12,9 milioni). Nel passivo, gli impegni a breve termine sono stati nettamente più bassi alla fine dell’esercizio rispetto all’anno precedente. Al contrario, il capitale del fondo e le riserve sono rimasti invariati rispetto al 2019.
Il conto economico presenta entrate per un ammontare di 13,2 milioni di franchi (2019: 13,68 milioni). Sul lato delle spese, sono stati realizzati dei risparmi nelle spese d’esercizio dirette, così come in altre spese operative. Le spese per il personale sono leggermente aumentate a causa delle sovrapposizioni dovute ai pensionamenti. In totale, questo si traduce in un risultato d’esercizio prima degli interessi e delle imposte (Ebit) di circa meno 445 400 franchi svizzeri (2019: meno 16 472 franchi).
Dopo la tavola rotonda, i delegati hanno approvato il rapporto annuale 2020. È stato approvato anche il verbale dell’assemblea dei delegati del 10 giugno 2020, che, a causa del coronavirus, si è tenuta per la prima volta per iscritto.
Per quanto riguarda il conto annuale 2020, il coronavirus ha lasciato il segno, come ha spiegato ai delegati Manfred Wellauer, vicepresidente dell’UPSA. Al 31 dicembre 2020 si registra una perdita annuale di 74 374 franchi (anno precedente: utile annuale di 11 711 franchi). Ciò si spiega con il calo sensibile delle quote affluite all’associazione dall’acquisto di nuove auto. Nel 2020, il numero di auto nuove vendute è sceso di 75 000 unità attestandosi a circa 238 700 unità.
All’attivo del bilancio, il totale del capitale circolante e di quello fisso è pari a 11,75 milioni di franchi (2019: 12,9 milioni). Nel passivo, gli impegni a breve termine sono stati nettamente più bassi alla fine dell’esercizio rispetto all’anno precedente. Al contrario, il capitale del fondo e le riserve sono rimasti invariati rispetto al 2019.
Il conto economico presenta entrate per un ammontare di 13,2 milioni di franchi (2019: 13,68 milioni). Sul lato delle spese, sono stati realizzati dei risparmi nelle spese d’esercizio dirette, così come in altre spese operative. Le spese per il personale sono leggermente aumentate a causa delle sovrapposizioni dovute ai pensionamenti. In totale, questo si traduce in un risultato d’esercizio prima degli interessi e delle imposte (Ebit) di circa meno 445 400 franchi svizzeri (2019: meno 16 472 franchi).
Preventivo 2021
Infine, l’assemblea dei delegati ha approvato il conto annuale 2020, così come il preventivo per il 2021. Il fatto che il preventivo per l’anno in corso sia stato approvato soltanto nel mese di settembre è dovuto al rinvio, a causa del coronavirus, dell’assemblea dei delegati, originariamente prevista per giugno. Per quanto riguarda gli utili, esso prevede entrate per un totale di circa 13,68 milioni di franchi e spese pari a 14,02 milioni di franchi. Si prevede una perdita di 330 000 franchi. I delegati hanno approvato il bilancio all’unanimità. Manfred Wellauer ha sottolineato che il preventivo è stato fatto con molta cautela: «Speriamo di raggiungere un pareggio.» Le risorse finanziarie vengono utilizzate in modo molto economico. Le quote associative per il 2022 restano invariate.
Infine, l’assemblea dei delegati ha approvato il conto annuale 2020, così come il preventivo per il 2021. Il fatto che il preventivo per l’anno in corso sia stato approvato soltanto nel mese di settembre è dovuto al rinvio, a causa del coronavirus, dell’assemblea dei delegati, originariamente prevista per giugno. Per quanto riguarda gli utili, esso prevede entrate per un totale di circa 13,68 milioni di franchi e spese pari a 14,02 milioni di franchi. Si prevede una perdita di 330 000 franchi. I delegati hanno approvato il bilancio all’unanimità. Manfred Wellauer ha sottolineato che il preventivo è stato fatto con molta cautela: «Speriamo di raggiungere un pareggio.» Le risorse finanziarie vengono utilizzate in modo molto economico. Le quote associative per il 2022 restano invariate.
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